Il sound è nella mano ma anche nel plettro.
Il plettro incide in maniera decisiva sullo stile e la resa del suono. Quando si dice che il “sound è nelle dita” si sottintende ovviamente anche l’attacco che dà il plettro. Conferendo la vibrazione alle corde è capace di influenzare il suono in modo determinante a seconda del materiale, della forma, dello spessore. Si capisce facilmente che, colpendo le corde di nylon o acciaio, con un plettro metallico o in materiale plastico, otterremo rese sonore completamente differenti, stesso discorso per l’angolazione della punta del plettro e la forza con cui lo si utilizza.
Ecco perché forse definire, come abbiamo fatto, il plettro un accessorio è riduttivo, in quanto può essere considerato un vero e proprio strumento a parte, che contribuirà in maniera sostanziale a ottenere tutto quello che abbiamo in mente dalla chitarra e a costruire un stile chitarristico personale e riconoscibile. Come dice qualcuno, il plettro è il sistema più economico a disposizione del musicista per modificare il proprio suono e non si tratta di una battuta, ma di una realtà.
Come accennato, le caratteristiche fondamentali che distinguono le varie tipologie di plettro sono materiale, forma e spessore.